Durante questa prima settimana di quarantena ho avuto tempo per pensare e per annoiarmi, come tutti d’altra parte. E ho avuto serie difficoltà a trovare un’occupazione. Oggi, finalmente, ho avuto un’idea. Raccontare, una volta alla settimana, la storia di una donna che, per un motivo o per l’altro, ha cambiato, modificato o semplicemente ha fatto parte del panorama artistico del ‘900 e in qualche modo ha lasciato il segno.
Forse questa, che voglio chiamare “rubrica/ritratto”, non interesserà a molti, ma se anche solo qualcuno deciderà di leggere queste poche righe, allora avrò in qualche modo contribuito a far passare cinque dei mille quattrocento quaranta (1440) minuti di cui sono composte le nostre 24h – e a me un paio d’ore, siamo onesti.
Questa rubrica ha un prequel, che trovate in un vecchio post di questo blog, in cui parlavo di Sonja Knips.
Ed è proprio nelle ricerche legate alla musa di Klimt che mi ero imbattuta nel personaggio di Emelie Flöge.
Ma facciamone il ritratto.
Emilie Louise Flöge
Nata a Vienna il 30.08.1874
Perché la ricordiamo:
- si afferma nell’ambito dell’alta moda del ‘900 in Austria
- diventa una affermata imprenditrice con la sua boutique, Schwestern Flöge, specializzato nello stile della Wiener Werkstätte
- il design dei suoi modelli è caratterizzato da stampe tipiche di quello che viene anche chiamato stile “riformato” – Reform Style.
- fu influenzata da grandi couturiers come Coco Chanel e Christian Dior
- dal 1898 disegna abiti secondo le caratteristiche della Secessione Viennese: abolisce il corsetto (!!) e i vestiti cadono morbidi dalle spalle in ampie maniche
- poiché questo stile era molto rivoluzionario per l’epoca, solo le donne più intraprendenti compravano e indossavano questi abiti, di conseguenza Emilie disegnava e produceva anche capi più convenzionali
Qualche curiosità:
- il negozio Schwestern Flöge venne progettato da Josef Hoffmann
- alcuni modelli venduti nella boutique furono progettati da Gustav Klimt
- lo stile riformato era grandemente appoggiato dal movimento femminista del tempo
- dopo l’annessione dell’Austria, Emilie fu costretta a chiudere i battenti del proprio negozio ma continuò a lavorare nel proprio appartamento
- Emilie fu per un periodo una delle amanti del noto pittore austriaco Klimt, che infatti la ritrasse in numerosi dipinti, tra cui il più importante è Il Bacio, ove secondo alcuni critici lei è proprio la donna in ginocchio
- nel 2015 Valentino si ispira agli abiti di Emilie Flöge nella collezione AI.
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