Ho lasciato passare molto tempo dal mio viaggio a Lisbona. Forse perchè si è trattato di un’esperienza più personale di altre. Questo non perchè io fossi da sola, anzi, forse perchè sono andata a trovare due delle mie più care amiche.
F. e M. sono state le migliori guide della città che ci si potesse augurare, forse perchè loro in quella città ci sono nate, ci hanno vissuto, hanno ricordi e emozioni legate a quei luoghi e, nell’accompagnarmi in giro, hanno condiviso con me proprio quei ricordi, quelle emozioni, quelle storie che sono, appunto, personali. E di conseguenza lo è diventato anche il mio viaggio.
F. è nata e cresciuta nella capitale e con la sua Punto sgangherata (vai del meccanico chica!) ci ha portate nei luoghi più suggestivi della città, i belvedere (o miradouro).
Il Miradouro Panoramico de Monsanto è il primo che abbiamo visto. La nebbia avvolgeva tutto il bosco attorno al vecchio ristorante, ora pieno di graffiti, e a tratti sembrava di essere dei pesci all’interno di un acquario. Forse non avremo visto Lisbona dall’alto, ma decisamente non avrei desiderato nulla di meglio di questo.


Nelle giornate soleggiate successive con F. e M. siamo andate al Miradouro de Nossa Senhora do Monte, da cui si gode di una bellissima vista sulla città. Dopo aver passeggiato sotto gli alberi ci siamo sedute a bere un caffè in una piccola piazza nello splendido quartiere di Graça, per poi spostarci, ovviamente, al Miradouro da Graça, da cui si ammira il bellissimo e bianchissimo quartiere di Alfama, la foce del Tejo, sormontato dal Castel de Sao Jorge.

Ovviamente Lisbona non è solo punti panoramici splendidi ma certamente sono tra quelli che più mi hanno fatto sognare nella bellissima città portoghese, assieme ai Pasteis de Nata, è chiaro.
A tal proposito vi domando, meglio Pastéis de Belem o i Pastéis della Manteigaria? If you know, you know.
.f
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