La settimana scorsa sono stata Madrid dove ho trascorso cinque giorni bellissimi assieme alle mie amiche, come sempre passando da un museo a un ristorante senza sosta.
La mia vacanza è iniziata con una velocissima visita notturna a tutti i luoghi d’interesse principali, guidata da un amico originario di Madrid che, ovviamente, mi ha portata a bere una birra e mangiare qualche tapas in uno dei mercati più antichi della città, recentemente ristrutturato: il Mercato di San Miguel.
Il giorno dopo ho poi ripercorso alla luce del sole tutte le tappe per scattare qualche fotografia e ho pranzato con un buonissimo panino con calamari fritti, il celebre bocadillo de calamares, specialità madrilena servita in quasi tutti i locali che circondano la Plaza Mayor.

Ovviamente perdersi tra i vari quartieri della città è essenziale per apprezzarne appieno l’identità, quindi il mio consiglio è: non guardate la mappa e lasciatevi guidare dall’intuizione. Se vedete uno scorcio che vi piace andate, se vi colpisce una vetrina curiosate, se vi ispirano dei colori seguiteli: ne varrà la pena. Ci sarà tempo per gli itinerari fissi in seguito.
E infatti questo è quello che abbiamo fatto nel pomeriggio: un giro al Retiro, il magnifico parco di Madrid la cui atmosfera era ancora più sognante grazie ai mandorli e ai ciliegi in fiore e, dopo aver vagabondato a Chueca, ex quartiere malfamato oggi bellissimo ritrovo della comunità LGBTQA+, abbiamo fatto aperitivo in uno storico locale, la Taberna Angièl Serra, bevendo l’amatissimo Vermouth e mangiando olive ripiene e sottaceti.



La sera ci siamo recate per cena in zona Latina, quartiere pieno di locali carini sia per mangiare tapas che per qualcosa di più elaborato. Noi abbiamo scelto La Perejila, un piccolo e delizioso localino, super curato, dove abbiamo mangiato tapas e bevuto un bicchiere di vino.
Sempre seguendo la nostra voglia di passeggiate (grazie anche al clima particolarmente caldo) abbiamo poi usato in parte il giorno successivo per continuare a esplorare la città, in particolare i quartieri di Chueca e Malazana, pranzando in una altro famosissimo mercato, quello di San Ildefonso.
Dopodiché è arrivato il momento di dedicarsi alla cultura e così abbiamo visitato la Thyssen-Bornemisza concentrandoci principalmente sulla bellissima mostra temporanea dedicata a Balthus, stancandoci talmente tanto da decidere di fare aperitivo/cena nel nostro AirBnB e di non uscire se non per una birretta veloce attorno a Calle de Santa Maria.

Che bello leggere di Madrid. E’ una città che a sorpresa mi è rimasta nel cuore.
Soprattutto le persone. Non è semplice parlare con gli abitanti delle grandi città ed intavolare qualche discorso di un certo spessore ma lì ci siamo riusciti con una facilità sorprendente. E’ stato molto piacevole.
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è verissimo, gli abitanti di Madrid sono stati davvero tutti gentilissimi e simpatici
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🥰
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